Gay
Il mondo nei nostri tempi appare sicuramente più vario, più colorato, ma anche più complesso e problematico rispetto a qualche decennio fa; questo vale anche per l’identità di genere e le preferenze sessuali.
Nella società occidentale nuove idee hanno sostituito i vecchi valori, si dà per scontato che tutte le persone abbiano pari dignità e ci si riempie la bocca di parole che inneggiano alla libertà e alla tolleranza. Ma tutta questa tolleranza spesso viene meno quando siamo confrontati con persone che amano persone del proprio sesso.Quando è una rock-star, un divo cinematografico, un poeta o un’atleta ad amare persone del proprio sesso, tutto sembra più facile e accettabile. Anzi, sembra che un certo grado di omosessualità renda queste persone ancora più accattivanti ed interessanti. Quando invece ad essere omosessuale è il nostro vicino di casa o la nostra compagna di banco o il nostro collega in ufficio la tolleranza svanisce e a volte muta in disprezzo.
Se un adolescente si espone, dicendo che è innamorato di una persona del proprio sesso, viene subito bollato come un adolescente un po’ confuso che deve tutt’al più trovare ancora la sua strada, eterosessuale naturalmente, o i suoi desideri vengono interpretati come frutto di una crisi. Si fa tanta fatica insomma ad accettare e rispettare i sentimenti per quello che sono, una cosa autentica e vera, non generata da chi sa quale confusione sentimentale.
Pressoché tutta l’educazione che ci viene impartita ci indirizza verso una condotta eterosessuale; sono rare le società che contemplano l’omosessualità come una forma alternativa di amore. Forse proprio per questo, nonostante tutta la tolleranza di cui si parla, per un giovane è difficile vivere ed accettare la propria omosessualità.
La maggior parte dei ragazzi che si accorgono di essere attratti da persone del proprio sesso, cercano di mettere a tacere o reprimere le proprie pulsioni. Talvolta si buttano in relazioni eterosessuali o addirittura rinunciano completamente a vivere la propria sessualità. Altri decidono di vivere la propria omosessualità in clandestinità, costretti a condurre una doppia vita pur di soddisfare le attese e le aspettative altrui.
Ma vivere secondo le aspettative altrui, rifiutare la propria sessualità e i propri desideri è una grande fonte di sofferenza che può esprimersi nei modi più disparati. Basti pensare, che secondo una ricerca, ben il 30% di tutti i suicidi giovanili sono commessi da omosessuali. Non volendo drammatizzare, si può comunque affermare che reprimere la propria sessualità non fa per niente bene e può causare malesseri sia fisici sia psichici.
Per fortuna la maggior parte delle persone con un briciolo di sale in zucca riconoscono all’omosessualità pari valore e dignità ed è sempre più raro che all’omosessualità siano associate parole quali malattia, morbosità e perversione.
Per questo, ogni trasmissione televisiva, ogni insegnate informato, ogni genitore ed educatore che antepone ai propri preconcetti l’amore e l’accettazione contribuirà a rendere la vita di un giovane omosessuale più serena e felice.
Pressoché tutta l’educazione che ci viene impartita ci indirizza verso una condotta eterosessuale; sono rare le società che contemplano l’omosessualità come una forma alternativa di amore. Forse proprio per questo, nonostante tutta la tolleranza di cui si parla, per un giovane è difficile vivere ed accettare la propria omosessualità.
La maggior parte dei ragazzi che si accorgono di essere attratti da persone del proprio sesso, cercano di mettere a tacere o reprimere le proprie pulsioni. Talvolta si buttano in relazioni eterosessuali o addirittura rinunciano completamente a vivere la propria sessualità. Altri decidono di vivere la propria omosessualità in clandestinità, costretti a condurre una doppia vita pur di soddisfare le attese e le aspettative altrui.
Ma vivere secondo le aspettative altrui, rifiutare la propria sessualità e i propri desideri è una grande fonte di sofferenza che può esprimersi nei modi più disparati. Basti pensare, che secondo una ricerca, ben il 30% di tutti i suicidi giovanili sono commessi da omosessuali. Non volendo drammatizzare, si può comunque affermare che reprimere la propria sessualità non fa per niente bene e può causare malesseri sia fisici sia psichici.
Per fortuna la maggior parte delle persone con un briciolo di sale in zucca riconoscono all’omosessualità pari valore e dignità ed è sempre più raro che all’omosessualità siano associate parole quali malattia, morbosità e perversione.
Per questo, ogni trasmissione televisiva, ogni insegnate informato, ogni genitore ed educatore che antepone ai propri preconcetti l’amore e l’accettazione contribuirà a rendere la vita di un giovane omosessuale più serena e felice.